Probiotici e fermenti lattici: è tempo di conoscere la differenza

Hai sempre pensato che fossero la stessa cosa?
Conosci la differenza tra gli uni e gli altri?
Sai come utilizzarli  e quali scegliere per godere dei benefici di questi microbi buoni?
 
Sono certa che hai sentito parlare di fermenti lattici e che ne hai fatto uso nel corso della tua vita, almeno una volta
 
Sono altrettanto certa che hai “conosciuto” i probiotici, di cui oggi si parla con frequenza e che sono stati studiati minuziosamente negli ultimi anni
 
Hai sempre pensato che fossero la stessa cosa?
Conosci la differenza tra gli uni e gli altri?
Sai come utilizzarli  e quali scegliere per godere dei benefici di questi microbi buoni?
 
Ecco le risposte che cercavi!

Probiotici VS fermenti lattici

Prima di raccontarti le differenze che ci sono tra i fermenti lattici e i probiotici ti porto con me verso la fine degli anni 90, quando un gruppo di ricercatori americani che stava mappando il genoma umano (l’insieme dei geni che formano il DNA umano) fece una straordinaria scoperta: la “flora batterica intestinale” che fino ad allora si pensava fosse un piccolo gruppo di batteri con funzioni esclusivamente digestive, era in realtà una vera e propria popolazione di batteri buoni che era presente in molte altre aree del corpo umano e non era quindi una prerogativa dell’intestino
 
La cosa più entusiasmante che scoprirono fu che questa popolazione simbionte che chiamarono  “Microbiota” aveva dei geni propri e la conclusione fu che i 21.000 geni umani scoperti con la codifica del genoma,  convivono e collaborano con 46 milioni di geni batterici per mantenere l’equilibrio e il benessere dell’uomo
Insomma siamo più batteri che uomini…. :-0 
 
Questa straordinaria scoperta portò verso nuove ricerche fino ad arrivare, all’inizio degli anni 2000, al “progetto microbiota umano” che culminò con la mappatura del patrimonio genetico del microbiota (microbioma) e a comprenderne l’importanza per il mantenimento della salute

Le risposte della scienza

Gli studi proseguono anche oggi e tutte le risposte scientifiche portano alla conclusione che questo “organismo simbionte” che vive in mutualità con l’essere umano gioca un ruolo di fondamentale importanza
 
Un microbiota efficiente si occupa di:
  • influenzare la crescita corretta delle cellule del sistema immunitario (il 70% di esse viene portata a maturazione proprio nell’intestino grazie alla funzione di nursery del microbiota)
  • Facilitare e portare a compimento i processi digestivi
  • Fungere da barriera protettiva contro i patogeni responsabili di infezioni
  • Contrastare l’immunosenescenza (l’invecchiamento del sistema immunitario)
  • Favorire la produzione di vitamine (ad esempio quelle del gruppo B, la K e l’acido folico)
  • Promuovere la produzione di serotonina (il 95% è prodotta dall’intestino)
  • Permettere una comunicazione migliore con il sistema nervoso centrale attraverso i neurotrasmettitori prodotti dal cervello enterico (l’intestino e il cervello sono affini fin dalla vita embrionale e rimangono in collegamento tutta la vita)

sostieni il microbiota e guadagna benessere

Ora che hai compreso come il tuo microbiota si occupa di te e della tua salute hai compreso che è importante sostenerlo e nutrirlo e così torniamo ai probiotici e ai fermenti lattici😉
 
I probiotici sono fermenti lattici ma non tutti i fermenti lattici sono probiotici… Mi spiego meglio😉🙂
 
Sia i fermenti lattici sia i probiotici sono microorganismi batterici, i PROBIOTICI intervengono positivamente sull’equilibrio, sul ripristino e sulla composizione del microbiota, i FERMENTI LATTICI non probiotici non hanno alcun effetto sulla composizione del microbiota
 
L’OMS (organizzazione mondiale della sanità) definisce i probiotici come “organismi vivi che somministrati in adeguate quantità, possono apportare benefici alla salute dell’ospite”
 
I probiotici per essere definiti tali devono essere in grado di raggiungere l’intestino vivi e attivi, l’integrazione con tali microorganismi deve garantire che siano minimo 4 ceppi massimo 8, l’ideale sono 6 ceppi e devono essere uniti a fibre prebiotiche in grado di garantire la sinergia e la nutrizione dei batteri
 
A differenza dei fermenti lattici, i probiotici rimangono vivi nell’organismo e si replicano, esplicando attività metaboliche e fornendo benefici all’organismo
I probiotici diventano parte integrante del microbiota e interagiscono positivamente con l’epitelio intestinale
 
I fermenti lattici, sono batteri o lieviti che riescono a far fermentare il latte, trasformano il lattosio in acido lattico e ne permettono la metabolizzazione e sono utilizzati nella produzione di yogurt, Kefir, formaggi
 
Sono vivi ma non vitali e una volta ingeriti non sopravvivono poichè non superano indenni la barriera stomaco-duodeno-intestino tenue

La mia esperienza di naturopata al servizo del tuo benessere

Nella mia esperienza come naturopata e esperta di nutraceutica ho spesso constatato che vi è confusione tra le due terminologie è così ho deciso di fare chiarezza
 
Se hai assunto fermenti lattici hai assunto dei microorganismi vivi, che ti hanno aiutata a digerire meglio il lattosio ma non hai prodotto nessun tipo di effetto benefico sul tuo microbiota
 
Se hai assunto dei probiotici che non riportano in etichetta la quantità delle UFC (unità formanti colonia)oppure i ceppi erano meno di 4, non sei stata guidata adeguatamente nella scelta
 
Se hai assunto probiotici, con le caratteristiche di cui ti ho parlato, formulati con l’aggiunta di fibre prebiotiche allora sei sulla strada giusta (io utilizzo questi)
 
Presta attenzione ad un’altra cosa: LA CONFEZIONE!
I probiotici temono l’umidità e i cambi repentini di temperatura, un integratore di probiotici con prebiotici di qualità è conservato in maniera attenta solo se la confezione garantisce la protezione da questi due elementi esterni
 
Continua la tua integrazione con probiotici per almeno tre mesi e ripetila un paio di volte l’anno nei cambi di stagione (primavera e autunno)

Insieme ai probiotici le piante amiche dell'intestino

Per concludere ecco per te un elenco di piante amiche dell’intestino da abbinare all’utilizzo dei probiotici
😉
LIQUIRIZIA: ha un leggero potere lassativo grazie alla presenza di MANNITE, uno zucchero che agisce attirando acqua nel colon e facilitandone lo svuotamento.
Puoi fare un decotto se la stitichezza è una condizione che ti infastidisce (è utilizzabile anche da chi soffre della sindrome dell’intestino irritabile)
 
ALOE VERA: il gel della foglia, purificato dagli IDROSSIANTRACENI (potenti lassativi) favorisce la naturale capacità dell’organismo di risolvere gli stati infiammatori, facilita l’attività delle cellule, è una fonte di nutrienti indispensabili per l’organismo, ha capacità depurative, è un ottimo prebiotico, è lenitivo, emolliente e protettivo
 
Il potere dell’aloe risiede nel suo fitocomplesso e nella sinergia dei suoi componenti
La presenza di polisaccaridi come l’acemannano, lubrificano le articolazioni, proteggono le mucose che rivestono gli organi interni, migliorano la rigenerazione della pelle, facilitano il nutrimento e l’idratazione di pelle capelli e unghie
 
L’aloe vera contiene inoltre una vasta gamma di vitamine, enzimi, co-enzimi e sostanze biochimiche uniche in grado di riequilibrare la funzionalità gastroenterica (segui il link e scopri l’aloe che ho scelto per me)
 
PSILLO: nelle stitichezze croniche è un valido aiuto grazie alle mucillagini che contiene e che lo rendono un leggero lassativo naturale di tipo meccanico.
Le mucillagini dello psillo a contatto con l’acqua si rigonfiano e aumentano il volume, la pesantezza e l’idratazione delle feci facilitandone l’espulsione
Le mucillagini sono lenitive e protettive delle mucose
 
FINOCCHIO: inibisce i processi fermentativi nel grosso intestino e rilassa la muscolatura liscia del colon evitando l’iper produzione di gas, riducendo le contrazioni dell’addome, il gonfiore e la flatulenza
 
MELISSA: le sue foglie, ricche di olii essenziali contribuiscono efficacemente a ridurre gli stati d’ansia con somatizzazione a carico del sistema gastroenterico
 
PASSIFLORA: Se ci sono coliche addominali o scariche di diarrea, anche di origine nervosa, l’infuso di passiflora (un cucchiaio di fiori secchi per tazza di acqua calda) è un rimedio efficace, calmante, sedativo del dolore da crampi
 
TORMENTILLA: ricchissima in tannini ferma molto rapidamente le coliche intestinali e la dissenteria
In mezzo litro d’acqua metti 20 g di rizoma di tormentilla. Lascia riposare per un quarto d’ora, quindi metti sul fuoco e porta a ebollizione. Lascia bollire per 5 minuti, togli dal fuoco e lascia in infusione per 10 minuti. Filtra e bevi più volte durante la giornata
 
Prenota senza impegno una consulenza, ti dedicherò il tempo per conoscerci meglio, ti indicherò la strada ideale per te e ti guiderò verso la scelta dei probiotici migliori che conosco
 
A presto
Laura